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martedì 31 marzo 2015

15^ MARATONA DELL'ADRIATICO


Oramai ho perso il conto di quante volte ho corso questa gara, sia nella versione mezza maratona, sia nella 42 chilometri. 
Il cielo è senz'altro alleato del cavaliere Mario Ricci, organizzatore dell'evento. Ci sono sempre state bellissime giornate a fare da cornice alla corsa. E anche domenica lo scenario è da cartolina! Cielo azzurro e mare calmissimo a fare da spettatori alla gara. 
Questa volta ho deciso di correre la 42, mi serve allenamento e chilometri. La data del Passatore si avvicina inesorabile, e la tensione sale.
Questa gara, per me non ha nulla di agonistico, la vorrei chiudere con un discreto time, ma imponendomi un passo tranquillo, soft, alla camomilla! 
Meno male che, dopo pochi km dalo start intravedo nel gruppo Graziano e Mario, che corrono spingendo la carrozzella di Roberta. Ed è così che con loro mi assesto ad una velocità tranquilla e turistica che mi fà passare alla mezza in 1h42'. 


Da qui in avanti rimango solo, ma non mi faccio influenzare dalla voglia di aumentare il passo, almeno fino al 36° km dove inizio a correre in progressione, raggiungendo e sfilando molti concorrenti.
Chiudo in 3h23', 50° assoluto. Mi va benissimo, felicissimo di come è andata. Niente muri, niente gambe pesanti, niente di che. 
Alla prossima avventura!

 

martedì 17 marzo 2015

6 ore di Putignano, ovvero, Il furgone 9 posti dei magnifici nove!


La lunga, lunghissima, strada che porta il nostro manipolo di ardimentosi, che un pò consapevolmente e un pò no, li sta portando verso la 100 km del Passatore, è passata dalla bellissima esperienza della 6 Ore di Putignano. 
Io una gara del genere non l'avevo mai pensata e messa nel conto. Ma come sarà mai possibile correre per 6, dico sei ore, su un circuito di 1.300 metri? Mannaggia alla biscottina, una vera e propria corsa del criceto! 
Però, c'è sempre un però... 
La 100 km ai più fa paura, e bisogna disciplinare la testa, le gambe e il fisico in generale a stare tanto tempo in movimento. Poi abbiamo la fortuna di avere tra noi due motivatori di eccezione come Fabrizio e Eduardo, due ultramaratoneti navigati che dicono che si può fare e che si farà! Anche se qualche capello bianco, (qualche? uhm ehm, cambiamo discorso!) ormai fa capolino sulle nostre teste, trabocchiamo di adrenalina di endorfine ed è proprio quello che vogliamo sentirci dire!
Ed eccoci qui, col furgone 9 posti diretti a Putignano, felici e contenti come se andassimo a Gardaland. Non abbiamo la minima idea di che cosa ci aspetti, che reazione avremo, quanti chilometri correremo.
 
 

Dopo trecentocinquantadue chilometri di furgone, finalmente arriviamo a Putignano. Siamo in forte ritardo, manca un'ora alla partenza. Abbiamo giusto il tempo di cambiarci e fare una foto ricordo, almeno fino a quando riusciamo ad abbozzare un sorriso!


Ed ora che facciamo? Farà freddo, caldo, avremo fame? L'incertezza regna sovrana. L'unico sicuro di noi è sempre Fabrizio che ci guarda col suo sguardo quieto, ma determinato... Ragazzi, fuori i coglioni! E allora, via, si parte!


Devo dire che è stato sconcernante vedere il display partire e contare quei secondi, pensando che di secondi ne dovranno passare 21600! 
Finalmente si parte, non voglio pensare più a niente e mi distraggo guardandomi attorno.
Il centro storico del paese non è male, peccato che per gran parte è piastrellato di pavè che già sò, non ci aiuterà per niente.
Queste gare ultra, e chi ci partecipa, sono molte diverse dalla concezione delle gare che ho avuto finora. Qui conta la potenza, la resistenza, la determinazione, la forza, il non arrendersi mai. Si rallenta, si cammina, al limite si striscia, ma non ci si arrende mai.
E' così che guardando i partecipanti, avendo modo di incrociarli più volte, capisci che tu della corsa non hai capito una mazza! Una ragazza mingherlina che si e no la davi penultima, ti supera bruciandoti alla grande, sorpassandoti e doppiandoti più volte, correndo alla fine 5 km in più di te! Stragulp! Mai fermarsi a giudicare dalle apparenze!
Ma anche noi della spedizione abruzzese non stiamo qui a pettinare le bambole, La gara alla fine ci piace, la affrontiamo con il giusto timore reverenziale e piano piano, lemme lemme, la concludiamo alla grande! Questo vale per noi, ma ancor di più per i nostri cavalli di razza Fabrizio, Denis e Marcello. 
Ma tutti noi abbiamo fatto una buona gara.

Eduardo, ultramaratoneta doc, dopo Spartathlon è stato praticamente fermo e si è inventato su due piedi un lungo di 43km 520 metri! Bravooo!
 
Eduardo Aguilar

Valerio, fisico forte e potente, alla sua prima esperienza in una 6 ore si è sparato 60 km e 442 metri, classificandosi 48° assoluto e 6° di categoria! Grande!
 
Valerio Di Deo

Giampaolo, Un colosso. Fisico e potenza lo contraddistinguono. Calmo e pacifico, magna km a go go! Molta più esperienza sulle ultra, si è corso 60 km e 673 metri, classificandosi 53° assoluto e 8° di categoria! Great!
 
Giampaolo Astolfi
 
Mauro, Determinato, umile e posato, anch'esso alla sua prima esperienza si è corso 61 km e 892 metri, classificandosi 47° assoluto e 12° di categoria! Fantastico!
 
Mauro Trubiano

Marcello, Un vero e proprio camoscio abruzzese. La sua specialità è correre sui monti, ma vi assicuro che anche in pianura ti spettina per come corre veloce! Questa trasferta ci insegnato a conoscerlo ed apprezzarlo ancor di più. Lui è davvero una macchina da guerra a correre ed un compagnone simpaticissimo.
Anche Marcello ha messo il suo sigillo alla gara! Si è pappato 68 km e 984 metri, classificandosi 14° assoluto e 3° di categoria! Jamme Ja!
 
  Marcello Mastrodicasa
 
Denis, Lo conosciamo da sempre questo fortissimo atleta marsicano. La forza e la classe con cui corre non lo distraggono e dall'essere una umile e squisita persona! Altro Abruzzese che ha stradominato la gara! Forte, forte, forte! si è corso 70 km e 715 metri, classificandosi 10° assoluto e 3° di categoria! Senza parole!
 
Denis Lusi

Fabrizio, Non trovo più parole per definirlo. Ha una linfa inesauribile e una forza che riesce a trasmettere a tutti noi, anche grazie al suo carattere e il suo comportamento sempre positivo e ottimista! E ci sta riuscendo! Ha interpretato questa gara in maniera davvero forte. Partendo tra i primi vi è rimasto fino alla fine, facendosi notare alla grande con una prestazione strabiliante! Ha macinato 71 km e 995 metri, classificandosi 6° assoluto e 2° di categoria! Chapeau!
 
Fabrizio Samuele
 
 Eppoi ci sono io 
 
che, sebbene avessi bucato (mi è letteralmente scoppiata la pelle del mignolo del piede, ho girato come una trottola per 64 km e 499 metri, classificandomi 26° assoluto e 4° di categoria! Non male come iniezione di fiducia!
 
Ultimo, ma non ultimo, voglio ringraziare Pierluigi D'Annunzio che ci ha accompagnato in questa trasferta e mi ha aiutato tantissimo, cercando di gestire le bizze del mio mignolo impertinente! Grazie Pierluigi, sempre con il sorriso e la massima disponibilità. Grazie davvero!
 
Questo sogno della 100 km, questo miraggio, questo viaggio, questo obbiettivo che sembra ancora lontanissimo, tuttavia si sta delineando, prendendo forma e mi fa meno paura, fatto insieme a voi! E come dice la frase qui sotto  "E' meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai!"
Grande Squadra la nostra!


Alla prossima amici.

 

martedì 3 marzo 2015

Terre di Siena Ultramarathon. Viaggio all'Inferno e ritorno, ma che dire... fantastica!


Lo ammetto, amando la Toscana, la zona di Siena, la Via Francigena, forse sono di parte, non sono razionale, non obiettivo nelle mie valutazioni, ma dopo 19 maratone e 5 ultra concluse, di posti ne ho girati. Ebbene, una gara bella come quella delle Terre di Siena Ultramarathon l'ho vista raramente!
Già a pensare all'arrivo vengono i brividi. Piazza del Campo, famosa per il palio, è un gioiello, e immaginare di arrivarci dopo 50 km di fatica, emoziona chiunque.
La vigilia.
A Siena il giorno prima della gara c'è poca tensione. Nelle vie del centro storico si intravedono gruppi di runners che vanno in giro con la solita borsa della New Balance rossa, ma si perdono tuttavia nell'orda di gente che c'è... Tuttavia qualcuno si è accorto di noi. Un vecchietto mi avvicina e mi chiede: "Mi scusi, ma questa New Balance sta facendo i saldi? Devono essere convenienti perchè siete in tanti ad aver comprato!" Bellissimo, come replicare?!
La Gara.
La navetta è già pronta alle 7:00 ed io ero lì, era dalle 5 che ero sveglio nel letto e guardavo il soffitto. Alle 6.15 ero già fuori dall'albergo. Ho attraversato una Siena ancora sonnacchiosa e vuota. Per strada solo i runners che si dirigevano al punto di raccolta. Emozione al Top.
Dopo un viaggio di circa 40 minuti, eccoci qui a San Giminiano, da dove partirà la gara. San Gimignano è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
Alle prime luci del sole, gli splendidi palazzi e le splendide torri acquistano una bellezza particolare, un fascino irresistibile. Si, signori, questo è il palcoscenico di questa gara.
 




Arrivano anche Fabrizio, Francesco, Mauro e gli altri. Una risata, una foto, un saluto e si parte.



Con puntualità svizzera, viene dato il via alla gara. Io e Fabrizio, corrichiamo ad un buon ritmo per la discesa che ci accompagna in questo inizio della competizione. Per la verità, sebbene scendessimo attorno ai 4':40''/km, molti runner ci sorpassano, allontanandosi di gran carriera! Boh!
In men che non si dica io e Fabrizio rimaniamo a bocca aperta di fronte allo scenario che ci troviamo davanti. Colline e campagne che sembrano finte per come sono belle. Già sono irresistibili adesso, immagino tra un mesetto, in pieno periodo primaverile  che cosa sarà. Si susseguono le ampie vallate, le case di campagna, dolcemente incastonate tra un cipresso e l'altro.
Correre da San Gimignano a Piazza del Campo a Siena, passando per tante strade bianche, per mulattiere, paesi, borghi e frazioni. Condividere lo sguardo compiaciuto del vecchio contadino che, ricurvo e appoggiato al suo bastone, ti sorride felice e ti augura buona fortuna! Che belle le salite davvero toste e impossibili da correre. Arrivare alla sommità col tuo ultimo alito di fiato. Passare attraverso due gioielli come Colle Val D’Elsa e Monteriggioni. 

 Colle val D'Elsa
foto tratta dalla rete


Monteriggioni
foto tratta dalla rete

Purtroppo, almeno per me, l'approccio alla gara si rivela presto troppo azzardato e già dal 25° km comincio a soffrire. Un latente senso di vomito mi prende e non mi abbandonerà più. Sono costretto anche a fermarmi a fare le mie cose in mezzo alle fresche frasche.. Insomma, un macello.
Fabrizio ha una forma smagliante e, naturalmente se ne va. Non riesco più a tenere un passo accettabile e sicuramente il percorso non mi aiuta. Le salite si ripetono sempre più dure ed io non riesco a riprendermi. La testa però non mi abbandona, sono determinato ad arrivare e lo farò. Per fortuna l'organizzazione della gara è perfetta. I ristori sono distribuiti in maniera impeccabile e fornitissimi, Il personale è cortese e disponibile. Le strade ottimamente presidiate dalle forze dell'ordine e volontari. Finalmente arrivo a Porta Camollia, l'accesso al centro storico della città e all'arrivo.
 


Siena Porta Camollia
 foto tratta dalla rete

Ora mancano poco meno di due chilometri e tutto sembra più facile, anche se gli organizzatori qualche altra salitella non ce la risparmiano. Alla fine, gira qui, sali là, corri qui, scendi lì, arrivo in Piazza del Campo! Ancora tanta gente è assiepata dietro le transenne, sebbene sia arrivato in 4 ore e 41, ovvero 1 ora e 18 dopo il vincitore! 


Siena Piazza del Campo
 foto tratta dalla rete

Puntavo sulle 4 ore e 25, non meno, sono sincero. Ero coscente della durezza della gara, non pensavo di soffrire tanto. A tutt'oggi sto come un coglione. Cammino a stento, mi fa male tutto, sono tritato dal primo all'ultimo muscolo. Ma vuoi mettere la soddisfazione???? Bellissima, unica e impagabile! Mi spiace per coloro che non sanno, perchè neanche se lo immaginano, delle emozioni che la corsa ti può dare. 

Saludos Amigos. Il vostro sfasciatissimo Mario.